Tutte le catene muscolari si allacciano a livello del diaframma.

La catena retta anteriore
La catena retta posteriore
La catena crociata anteriore
La catena crociata posteriore
Il centro Frenico (punto centrale della risultante delle forze delle catene muscolari)
Questo muscolo è considerato il motore primario per la respirazione, quindi si capisce com’è importante che rimanga libero da restrizioni motorie e barriere strutturali, in quanto, una sua restrizione corromperebbe il naturale funzionamento.
Il diaframma svolge inoltre funzione di facilitare le vie di comunicazione tra gli stadi toracici e addominali separandoli efficacemente, questo sistema però è molto delicato perché ogni restrizione di mobilità periferica si ripercuote sul centro frenico , quindi su tutto il diaframma.
La zona lombare interviene in modo importante sul funzionamento diaframmatici e per la legge della distribuzione delle forze anche il diaframma influenza le forze relative alla lombare.
La zona dorsale con le interrelazioni costali per le relative connessioni col diaframma influenzano la mobilità diaframmatica quindi in sostanza la respirazione profonda coinvolge numerosi gruppi muscolari e segmenti ossei, ed il diaframma come centro della respirazione coinvolge i gruppi muscolari ausiliari alla respirazione modificandone il funzionamento. quindi è logico pensare che qualunque trattamento che coinvolga la respirazione deve coinvolgere numerose strutture e numerose funzioni come le funzioni vertebrali e costali.

Ma quali connessioni ci sono e che influenze possono avere le meccaniche diaframmatiche con la digestione e le sue alterazioni? La discesa inspiratoria del diaframma unita alla tensione del mesocolon inducono delle variazioni di pressioni a livello epatico -splenico – gastrico che sono favorevoli alla loro fisiologia , solo se questa azione è alternativa e non statica.
Ad esempio prendiamo lo stomaco che presenta fibre muscolari nella sua tunica che mancano di forza per assolvere il ruolo dinamico della digestione. Durante l’inspirazione lo stomaco subisce pressioni e lo orizzontalizza; nell’espirazione , il rilasciamento del mesocolon traverso lo mette in posizione verticale.
Diaframma in inspirazione, orizzontalizzazione dello stomaco e risalita del piloro, difficoltà di scarico pilorico, il paziente lamenta gonfiori addominali dopo mangiato anche con poco cibo e digerisce molto lento, tendenza a gastriti ed ulcere. Lo schiacciamento dello stomaco contro il diaframma induce per di più uno spasmo dell’orifizio gastroesofageo. E’ tipico in quei soggetti spesso in apprensione con ansie e periodi difficili, soggetti facilmente impressionabili e che hanno una sorta di iperattività nella propria vita, o hanno subito dei traumi emotivi nella vita.

Diaframma in espirazioneovvero privilegia l’espirazione rispetto all’inspirazione, in questo caso si nota una verticalizzazione dello stomaco rispetto alla posizione della normale fisiologia con meno supporto da parte del mesocolon trasverso, il paziente accusa sempre pesantezza allo stomaco da quando comincia a mangiare ha tendenza ai crampi alla stomaco a causa dell’iper lavoro dei muscoli intrinseci e risulta esserci un’ ipomobilità dell’esofago rispetto al diaframma. viste le connessioni fasciali e neurologiche del Frenico e Vago con la zona cervicale e le connessioni con l’attività muscolare ausiliaria respiratoria, lo stomaco può influenzare la presenza o meno di cervicalgie, emicranie o cefalee frontali.